Le dichiarazioni dei maggiori esponenti del partito di opposizione
in merito alle zone omogenee B5, strada delle barche ed altre previsioni,
lasciano intendere un possibile accordo con la coalizione di governo
e spiegano, in parte, la debole opposizione che il Pd ha espresso il
Consiglio Comunale in sede di seconda adozione del Piano.
Sulle decisioni della Provincia ci esprimeremo quando riusciremo a leggere
nel dettaglio la delibera che restituirà con prescrizioni e raccomandazioni
il P.R.G. al Comune di Fano, ma fin d’ora possiamo affermare che
valuteremo con attenzione la possibilità di fare un ricorso al
T.A.R. se il P.R.G. non venisse ripubblicato, in modo da dare la possibilità
ai cittadini di presentare osservazioni (nel termine di 60 gg) sui nuovi
comparti introdotti, nel settembre 2007, in sede di seconda adozione.
Inoltre non possiamo che essere d’accordo sui tagli operati alle
aree residenziali ed industriali, che sono previste in quantità
esorbitante rispetto al reale fabbiscogno abitativo ed al tasso di crescita
del settore produttivo.
In merito alle B5 siamo soddisfatti del parere dell’Uff. Urbanistica
della Provincia che accoglie una nostra osservazione. Infatti le B5
introdotte nel nuovo P.R.G. risultano una palese violazione-elusione
della normativa che vieta l’edificazione in zona agricola. Come
è infatti agevole notare da un punto di vista cartografico tutta
l’ampia zona agricola del territorio comunale è costellata
da tale frammentaria previsione che potremmo definire una “vasta
e disseminata micro frattura alla tutela del territorio agricolo”.
Questo anche in forza di quanto previsto dal D.I. 2.4.1968 n° 1444
il quale stabilisce che il territorio, per essere classificato in zona
“B”, deve essere già coperto da costruzioni per almeno
un ottavo dell’intera superficie di zona.
Ci sorprendono invece le dichiarazioni del Presidente della Provincia
Palmiro Ucchielli quando afferma che “E poi diciamo la verità:
questo Piano non è il massimo e c’erano tutti i presupposti
per una sonora bocciatura. Dal punto di vista tecnico è stato
fatto il massimo dello sforzo per dare una mano”. A questo punto
chiediamo al Presidente: perché nonostante “i presupposti
“ segnalati con lettere, appelli, comunicati, da parte di associazioni
e partiti che indicavano gravi carenze e incongruenze del P.R.G. con
i Piani sovraordinati il P.R.G. fanese non è stato bocciato?
Perché è stato fatto ogni sforzo per dare una mano alla
Giunta Aguzzi? A chi giova l’approvazione di un Pr.g. che è
solo la somma di piccoli e grandi interessi, che cementifica in maniera
indiscriminata ed irreversibile il territorio, che non rispetta le procedure
di partecipazione dei cittadini previste dalla Legge Urbanistica Regionale,
che non si coordina con i Piani dei comuni limitrofi, che interpreta
in maniera lassiva i vincoli di PPAR E PTC?
Noi un’idea ce l’abbiamo, e poiché siamo convinti
che il P.R.G. AguzzI non favorisce il bene comune, la salvaguardia dell’ambiente
e lo sviluppo sociale, economico e culturale dei cittadini fanesi, lavoreremo
fino alla fine perché sia modificato in maniera sostanziale.
Fano, 10/11/2008
La Lupus in Fabula
Il Presidente